A Lecce Stop5g, lunedì 13 marzo 2023, ha effettuato, a campione, delle rilevazioni per verificare lo stato attuale dell’esposizione del 5g in città e precisamente è stata controllata la postazione di un impianto in vicolo degli Storella, nei pressi del Municipio e di Piazza S.Oronzo. In questa zona, in quel momento di quel giorno, è stata rilevata un’alta esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF).
Il coordinatore regionale per la Puglia di questa associazione ecologista, Giancarlo Vincitorio, annuncia che presto farà effettuare altre verifiche tecniche in quel sito e altre zone della città. Nel frattempo, Vincitorio fa sapere che è stata pubblicata una nuova ricerca scientifica, condotta in Svezia, sui rischi del 5G. Alcuni ricercatori svedesi avrebbero scoperto che le radiazioni
Il primo studio sull’impatto del 5G sulla salute umana
5G causano sintomi tipici indicativi della “sindrome da microonde”. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Medicinsk Access ha inoltre confermato che le radiazioni non ionizzanti, anche quando risultano al di sotto dei livelli consentiti dalle autorità svedesi, possono causare problemi di salute.
Lo studio svedese, condotto dall’oncologo e ricercatore Dr. Lennart Hardell della Environment and Cancer Research Foundation, ha dimostrato che il 5G provoca quasi immediatamente la sindrome da microonde. Secondo lo studio scandinavo, una stazione base 5G installata sul tetto di un condominio ha causato livelli estremamente elevati di radiazioni non ionizzanti nell’appartamento delle due persone che vivono appena sotto la stazione.
Dopo pochi giorni dall’esposizione, i residenti dell’appartamento avrebbero sviluppato sintomi della sindrome delle microonde. “La cosa straordinariamente importante – afferma Vincitorio – è che quando quella coppia è stata trasferita in un luogo com meno esposizione, i sintomi sono rapidamente diminuiti. Questo dimostra quando sia importante rimuovere al più presto queste fonti che generano campi eletromagnetici o comunque almeno depotenziali”.
Vincitorio evidenzia che i sintomi descritti come conseguenza di questa “sindrome da microonde” sono da tempo già note: affaticamento, vertigini, mal di testa, disturbi del sonno, problemi di concentrazione e di memoria. Gli organi più colpiti sarebbero -secondo i ricercatori – sistema nervoso centrale e cuore.
La Regione riconosca i diritti di chi si ammala, subito un centro per la diagnosi e la cura delle patologie
“La cosidetta ipersensibilità elettrica – afferma Vincitorio – è putroppo una patologia in aumento nella popolazione. E’ per questo che abbiamo sollecitato il presidente della Regione Puglia ad attivare strutture adeguate per la cura dei soggetti sofferenti e per il riconoscimento di questa patologia come causa invalidante”.